BPER: la banca scaligera svela un piano di rilancio post-pandemia

BPER Banca ha presentato un piano industriale per il triennio 2021-2023 con l’obiettivo di rilanciare l’attività post-pandemia. Il gruppo, nato dalla fusione con la Popolare di Novara e la Banca Popolare dell’Emilia Romagna, sta cercando di migliorare le proprie prestazioni finanziarie e di consolidare la propria posizione sul mercato.

Il piano prevede un aumento del patrimonio netto di oltre un miliardo di euro e un ritorno al pay-out del 40%, che comporta dividendi per i propri azionisti. Inoltre, BPER punta a consolidare la propria presenza nel Centro-Nord Italia e a espandersi nel Sud con l’acquisizione di un istituto di credito del Mezzogiorno.

BPER ha anche annunciato l’intenzione di ridurre la propria esposizione sui crediti deteriorati e di migliorare gli indicatori di efficienza. La banca mira a raggiungere un core ratio del 12%, ovvero una maggiore solidità finanziaria per far fronte alle difficoltà della crisi economica derivante dalla pandemia.

L’amministratore delegato di BPER, Alessandro Vandelli, ha dichiarato che il piano di rilancio mira a creare un “nuovo modello di banca” basato sulla “prossimità ai clienti, l’innovazione tecnologica e una gestione attenta alle esigenze del territorio”.

In conclusione, BPER sta mettendo a punto un piano di rilancio ambizioso per tornare a essere protagonista sul mercato bancario italiano e affrontare le sfide del futuro post-pandemia. L’azienda spera di consolidare la propria presenza nel Centro-Nord Italia e di espandersi nel Sud, riducendo l’esposizione sui crediti deteriorati e migliorando l’efficienza del proprio modello operativo.

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