Intelligenza artificiale nella nostra vita quotidiana
L’intelligenza artificiale ci accompagna da molto più tempo di quanto ci possiamo immaginare ed ha cominciato ad essere effettivamente utilizzata già nei tardi anni ’70 nel settore della fotografia e degli elettrodomestici, con i primi rudimentali esempi di logica fuzzy, che hanno poi aperto la strada alle reti neurali e sistemi digitali di nuova generazione, sempre più avanzati e con una capacità crescente di adattarsi e prendere decisioni.
Programmi che girano comunemente su PC, tablet e smartphone spesso sono amministrati da sistemi di intelligenza artificiale, più o meno avanzati. Cerchiamo di capire che cosa è veramente e perché ce ne sono praticamente ovunque.
Le IA stanno rivoluzionando il mondo
Per molto tempo la logica digitale è stata quella dello 0/1 e Vero/Falso: Questo presenta diversi vantaggi come la semplicità di implementazione, ma a fronte di problemi ambigui, come per esempio i concetti di tiepido, luminoso o rumoroso, ci si è resi conto come sistemi automatici a stati chiusi, cioè quelli che seguono una procedura rigida non fossero in grado di fornire una risposta ai bisogni.
Avere un dispositivo che ci aiuti con una risposta intelligente e che sa affrontare problemi non ben definiti è diventato un’esigenza molto importante.
Attualmente l’intelligenza artificiale gestisce software adattivi con molte variabili, che sarebbero semplicemente impossibili da controllare con un hardware tradizionale, anche questa definizione stato perdendo un po’ di significato.
L’intelligenza artificiale è in grado di auto programmarsi da sola. As esempio se ha a disposizione diversi parametri di controllo, in base all’interazione uomo-macchina provvede da sola a rendersi ottimale.
Un esempio banale è quello dell’audio ad alta definizione delle soundbar. La piccola intelligenza artificiale che le amministra capisce tramite i suoi sensori, ossia microfoni, la conformazione della stanza e quali sono gli elementi che possono risultare sgradevoli, adattando i parametri interni del programma alla risposta ottimale.
L’utente interagisce con il telecomando per regolare a mano la qualità del suono e l’intelligenza impara come riproporre le condizioni che adesso per essa sono coincidenti con quelle migliori per l’ascolto. Tutto questo non svincola l’uomo dalle decisioni, ma semplicemente di permette di faticare meno.
Le IA nella vita di ogni giorno
L’intelligenza artificiale per esempio regola la risposta della fotocamera per farla adattare ad oggetti in movimento, riesce ad ottenere una somma intelligente di quanto raccolto da più obiettivi per immagini più volumetriche e tridimensionali.
Inoltre, provvede a selezionare indipendentemente il miglior profilo senza richiedere l’accesso ai menù che rimangono comunque disponibili per chi vuol far tutto da sé.
Nel tempo la qualità delle IA è cresciuta e si trovano a controllare i DSP e microprocessori di nuova generazione, che grazie all’incremento della miniaturizzazione al calo progressivo del costo energetico per grande quantità di calcoli necessaria che alle curve di learning complesse e evolute può essere ospitato anche in device molto piccoli come uno smart watch o un lettore MP3.
Spesso le troviamo in accessori salvavita, come quelli dei sistemi sicurezza delle auto, nel controllo dei freni l’ABS e nella centralina. Attualmente la tecnologia è piuttosto avanzata ma non del tutto matura.
Siamo solo agli inizi dell’intelligenza indipendente
In molti casi le intelligenza artificiali che si trovano installate sono efficienti, versatili ma un po’ limitate. È soltanto una questione di tempo prima di trovarle nella maggior parte dei dispositivi che contengono elettronica, anche in quelli più banali.
Infatti, a differenza di quanto ci si può immaginare non c’è bisogno di un carico computazionale gigantesco, ma proporzionato alle necessitate l’applicazione.
Basti considerare la differenza che si può riscontrare già il pensiero umano è la capacità di decisione di un insetto, un fattore che comunque gli ha consentito di evolversi e sopravvivere per milioni di anni.
Il fatto che alcune intelligenze artificiali si trovino a gestire algoritmi che richiedono miliardi di calcoli richiede architetture avanzate, ma le performance sono in crescita grazie a blockchain, cloud e reti distribuite su scala globale.
Questo con l’accesso a risorse secondarie on-line molto distanti nello spazio come archivi e altre intelligenze artificiali interconnesse.