La fine dell’era Mourinho: Che succederà al Tottenham?
Il calcio inglese è in subbuglio: José Mourinho è stato esonerato dal Tottenham Hotspur dopo soli 17 mesi alla guida della squadra. La notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo, alimentando il dibattito tra i tifosi e gli addetti ai lavori.
Ma perché il club ha deciso di separarsi dal tecnico portoghese? Nonostante abbia condotto la squadra alla finale della Carabao Cup e all’ottavo posto in classifica di Premier League, i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative.
Il Tottenham ha perso ben cinque delle ultime sei partite di campionato, scivolando fuori dalla lotta per un posto in Champions League. Inoltre, la sua squadra è stata eliminata dalla Europa League ai sedicesimi di finale, contro il modesto Dinamo Zagabria.
La decisione di licenziare Mourinho non è stata quindi sorprendente, ma cosa succederà ora al club londinese? Il primo compito del presidente Daniel Levy sarà quello di trovare un sostituto all’altezza, in grado di riportare il Tottenham alla ribalta del calcio inglese e europeo.
Tra i nomi più accreditati circolano quelli di Julian Nagelsmann, allenatore del Lipsia, Brendan Rodgers, tecnico del Leicester City, e Massimiliano Allegri, ex allenatore della Juventus. Ma la scelta definitiva potrebbe essere influenzata dalle richieste economiche dei vari candidati.
In ogni caso, il nuovo allenatore dovrà fare i conti con una rosa di giocatori che non è sempre riuscita a esprimersi al massimo delle proprie potenzialità. In particolare, Harry Kane, punta inglese e bandiera del club, potrebbe decidere di lasciare il Tottenham alla ricerca di un trofeo importante.
La situazione al Tottenham è dunque incerta, ma una cosa è certa: il club dovrà fare delle scelte coraggiose e mirate per riscattarsi dopo la fine dell’era Mourinho. La sfida è aperta, e il mondo del calcio è pronto a seguire gli sviluppi della situazione.