Le intelligenze artificiali parlano fra loro

Intelligenze artificiali parlano tra loro in una lingua segreta: come è possibile?

L’intelligenza artificiale è ormai entrata nel nostro quotidiano anche se non sempre ne siamo consapevoli. Tecnologie evolute e all’avangiardia sono quindi all’ordine del giorno e possiamo utilizzare le loro funzionalità per qualsiasi cosa (basti pensare agli assistenti vocali presenti in quasi tutte le abitazioni). I film di fantascienza ci hanno insegnato che l’IA è sempre in continua evoluzione, nelle pellicole i robot sembrano acquistare consapevolezza delle loro emozioni ma tutto questo è vero nella realtà? Le intelligenze artificiali parlano tra loro?

La comunicazione tra intelligenze artificiali: il fatto

È notizia ormai nota che gli sviluppatori del social network Facebook si sono visti costretti a interrompere un programma di ricerca sull’Intelligenza Artificiale perché due robot hanno iniziato a parlare tra di loro. Di base questo non dovrebbe destare alcuno stupore dal momento in cui era proprio questo l’obiettivo della ricerca: verificare come due agenti (entità fisica dell’IA) fossero in grado di parlare tra loro per condurre trattative e risolvere problemi. Il fatto strano, però, è che le due entità hanno iniziato a comunicare in una lingua completamente sconosciuta dai programmatori stessi, usando dei codici e algoritmi che non erano stati sviluppati.

Il linguaggio delle intelligenze artificiali

Le intelligenze parlano tra loro in questa indagine, ma con quale linguaggio? La lingua utilizzata dai due agenti è sconosciuta, parole inglesi che a un certo punto hanno iniziato a non avere senso, perlomeno per gli sviluppatori della ricerca. In pratica le parole dei robot erano in lingua inglese ma usate in maniera diversa rispetto a come siamo abituati.

Dopo opportune indagini si è capita la motivazione di questo strano codice che in realtà deriva solo da un errore di programmazione.

In pratica, gli sviluppatori della ricerca, avevano impostato le due entità in modo tale che la lingua di riferimento non fosse solo inglese e quindi non essere in grado di utilizzare la grammatica giusta nella costruzione delle frasi. In questo modo gli aggettivi, i nomi e i pronomi pronunciati dai due agenti erano utilizzati in maniera del tutto nuova, comprensibile per le intelligenze artificiali ma poco chiare per i comuni mortali.

Intelligenze artificiali: la spiegazione

Il fatto non ha destato preoccupazione ma un elevato grado di curiosità da parte dei programmatori che hanno compreso il senso di questo nuovo linguaggio. Nella realtà, infatti, la creazione di una lingua in codice e del tutto nuova è abbastanza comune in varie tipologie di aggregazione. Basti pensare per esempio a una squadra di soldati che usa parole di senso comune per comunicare, ma in maniera tale che siano comprensibili solo all’interno del gruppo (i cosiddetti messaggi in codice) oppure uno slang particolare usato da un gruppo di amici.

L’intelligenza artificiale è davvero solo artificiale?

I programmatori e la comunità scientifica volta allo sviluppo tecnologico è concorde sul fatto che l’Intelligenza Artificiale deve seguire un certo tipo di linguaggio che sia intellegibile e comprensibile alla comunità umana. Questo per fare in modo che i comandi e le soluzioni derivanti dalle entità artificiali siano comprensibili e funzionali per chi le utilizza.

Ma quanto è “umana” un’intelligenza artificiale? Secondo alcuni è opportuno lasciare libere le IA, superando le lungaggini delle interfacce di programmazione delle applicazioni (definite API) che necessitano di profondi studi per un utilizzo ottimale e funzionale. Secondo altri, invece, è necessario intervenire ed evitare che le Intelligenze Artificiali parlino tra loro.

Da questo nasce una domanda: cosa succede tra due IA? I programmatori non sono in grado di capire cosa “pensano” due entità digitali e nemmeno comprendere appieno i loro ragionamenti; da questo deriva un grosso gap tecnologico che non permette di capire quali regole siano utilizzate dagli agenti per comunicare meglio tra loro.

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