L’ex ministro delle finanze Nigel Lawson afferma che l’UE stia facendo errori nel processo di vaccinazione
L’ex ministro delle finanze britannico Nigel Lawson ha dichiarato in un’intervista che l’Unione Europea sta facendo degli errori nel processo di vaccinazione contro il Covid-19. Lawson ha sostenuto che la decisione dell’UE di agire come blocco ha rallentato la distribuzione dei vaccini nei paesi membri, causando ritardi e problemi.
Secondo Lawson, la Brexit ha permesso al Regno Unito di avere una maggiore flessibilità nel processo di approvvigionamento dei vaccini, consentendo al governo britannico di garantire una fornitura rapida e sufficiente di vaccini. D’altra parte, l’UE ha avuto difficoltà nel garantire una distribuzione equa e tempestiva dei vaccini ai paesi membri.
Il commento di Lawson arriva in un momento in cui l’UE è sotto accusa per la lentezza nella somministrazione dei vaccini ai cittadini europei. La campagna di vaccinazione è stata rallentata dalla mancanza di dosi, dai ritardi nella produzione e nella distribuzione dei vaccini, nonché dalle preoccupazioni sulle reazioni avverse.
La Commissione europea ha cercato di rispondere alle critiche lanciando un piano di azione per accelerare il processo di vaccinazione, con l’obiettivo di vaccinare il 70% degli adulti dell’UE entro l’estate. Tuttavia, le preoccupazioni sulla sicurezza dei vaccini e la sfiducia nei confronti delle autorità sanitarie hanno contribuito ad alimentare la diffidenza nei confronti dei vaccini in alcuni paesi europei.
Nonostante le difficoltà incontrate, la campagna di vaccinazione dell’UE sta gradualmente prendendo piede, con sempre più cittadini che ricevono le dosi dei vaccini. Tuttavia, l’affermazione di Nigel Lawson sottolinea l’importanza di un approccio flessibile e adattabile nel processo di vaccinazione, specialmente in un contesto così complesso come quello attuale.