Maurizio Arrivabene: la sua carriera e l’addio alla Ferrari
Maurizio Arrivabene, manager italiano di lungo corso nel mondo dell’automobilismo, ha lasciato la Ferrari a gennaio 2019. Il direttore team della squadra italiana, risollevata da lui stesso dopo un periodo di crisi, è stato sostituito da Mattia Binotto.
Originario di Brescia, Arrivabene ha mosso i primi passi nel mondo del motorismo lavorando in Pirelli. Il suo primo incarico importante è stato presso la Franco Bernabè Racing di Formula 3, ma è stato soprattutto con la Marlboro che ha fatto il suo nome nello sport.
Arrivabene è stato infatti a lungo CEO della Philip Morris Italia, pubblicità partner della Formula 1, per poi diventare presidente della Ferrari Driver Academy nel 2012. Nel 2014, a seguito della scossa provocata dal divieto di sponsorizzazione dai produttori di tabacco, il manager è diventato Direttore Team anche dell’iconica scuderia del Cavallino Rampante.
Maurizio Arrivabene ha condotto la Ferrari verso i suoi primi successi nel campionato mondiale dopo un periodo difficile che durava dal 2008. Nel 2015, la scuderia italiana tornò a vincere il mondiale per il pilota con Sebastian Vettel, mentre un anno dopo ha ottenuto il primo posto nel campionato costruttori.
Nonostante questo successo, poi sfumato, l’addio di Arrivabene alla Ferrari nel 2019 è stato brusco. Non sono state ufficialmente fornite le ragioni che hanno determinato la sua uscita dalla squadra, ma c’è chi sostiene che la scelta sia stata dettata dai risultati deludenti ottenuti negli ultimi tempi dalla scuderia italiana.
In ogni caso, la carriera di Maurizio Arrivabene nel mondo dell’automobilismo è stata di gran lunga positiva. Oggi il manager bresciano, pur non occupando più cariche importanti nelle grandi Case automobilistiche, rimane comunque un punto di riferimento per tutti gli appassionati di motori.