Tubercolosi, il ritorno di una malattia temuta
La TBC, o tubercolosi, è una malattia infettiva causata dal batterio Mycobacterium tuberculosis, che colpisce principalmente i polmoni. La TBC è stata un flagello per l’umanità per secoli, fino a quando non è stata debellata con l’introduzione degli antibiotici. Tuttavia, negli ultimi anni, la TBC sta facendo un preoccupante ritorno in molti paesi, compresa l’Italia.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2019 ci sono stati circa 10 milioni di nuovi casi di TBC in tutto il mondo, con circa 1,4 milioni di decessi. In Italia, nel 2020, sono stati segnalati 3.500 casi di TBC, il che rappresenta un aumento del 3,6% rispetto all’anno precedente.
La TBC può essere trasmessa da persona a persona attraverso le goccioline respiratorie, ad esempio quando una persona infetta tossisce o starnutisce. La malattia può essere curata con un lungo ciclo di antibiotici, ma la diagnosi precoce è essenziale per evitare la diffusione della malattia.
Il ritorno della TBC in Italia è stato attribuito a diversi fattori, tra cui la migrazione, la povertà e la malnutrizione, nonché la resistenza ai farmaci. Inoltre, la pandemia di COVID-19 ha causato un rallentamento delle attività di diagnosi e cura della TBC, creando un rischio maggiore di diffusione della malattia.
Le autorità sanitarie italiane stanno lavorando per rafforzare i programmi di prevenzione e controllo della TBC, compreso l’incremento degli screening tra le persone ad alto rischio e l’implementazione di nuove tecnologie per la diagnosi precoce della malattia. Tuttavia, è fondamentale che il pubblico prenda sul serio la minaccia della TBC e si impegni a seguire le pratiche di igiene respiratoria e a cercare assistenza medica immediata se si sospetta di avere la malattia.
Il ritorno della TBC in Italia è un avvertimento per la necessità di non abbassare la guardia contro le malattie infettive, nemmeno quelle che sembrano sconfitte. La prevenzione e la diagnosi precoce sono fondamentali per combattere la TBC e proteggere la salute pubblica.