Fred Buscaglione: Il mito del jazz italiano

Negli anni ’50, la scena musicale italiana era dominata dal pop e dalla canzone melodica. Ma c’era una voce fuori dal coro, quella di Fred Buscaglione, che portava sulle scene italiane il jazz e il rhythm and blues.

Nato a Torino nel 1921, Buscaglione iniziò a suonare il contrabbasso da giovane e nel 1945 fondò il suo primo gruppo, la “Asternovas”. Ma fu solo negli anni ’50 che la sua carriera decollò, grazie alla firma con la Fonit-Cetra e all’uscita di successi come “Guarda che luna” e “Che bambola”.

Ma perché Buscaglione era così speciale? Innanzitutto, perché portò un genere musicale del tutto nuovo in Italia, attingendo alle influenze americane del jazz e del rhythm and blues. Inoltre, la sua figura di crooner “scalcinato” e la sua ironia disincantata fecero breccia nel cuore degli italiani, stanchi della melensa dolcezza della canzone melodica.

Purtroppo, la carriera di Buscaglione fu breve: nel 1960 morì in un incidente stradale a Roma, lasciando dietro di sé un’eredità musicale che ha influenzato intere generazioni di artisti italiani. Oggi, la sua figura è ancora celebrata attraverso film, libri e spettacoli teatrali.

Fred Buscaglione fu un pioniere del jazz italiano e un’icona della musica popolare del nostro paese. La sua musica continua a essere ascoltata e amata, dimostrando che il suo talento e la sua originalità non sono mai passati di moda.

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