La vita e l’opera di Giovanni Pascoli

Giovanni Pascoli, poeta e scrittore italiano, è considerato uno dei grandi maestri della letteratura italiana del Novecento. Nato a San Mauro di Romagna nel 1855, Pascoli trascorse la sua infanzia e adolescenza in una famiglia di condizioni economiche modeste. Studiò a Cesena e poi a Bologna, dove si laureò in letteratura italiana.

La poesia di Pascoli è caratterizzata da una grande sensibilità al paesaggio e alla natura, in particolare a quelli della sua Romagna natale, che diventano spesso lo sfondo delle sue liriche. Le tematiche principali delle sue opere riguardo la natura e il mondo agricolo, in particolare la vita contadina, ma anche il dolore per la scomparsa di persone care e l’amore per la sua terra.

Tra le opere più famose di Giovanni Pascoli si possono citare “Myricae”, “Pastori”, “Odi e Inni”, “Canti di Castelvecchio” e “Il Fanciullino”. Nel 1903 Pascoli divenne professore di letteratura italiana all’Università di Bologna, dove pubblicò anche molte sue opere e trascorse gran parte della sua vita.

La vita di Pascoli fu segnata da due avvenimenti tragici: nel 1867 la sua famiglia fu vittima di un omicidio e il poeta rimase traumatizzato a vita; nel 1912 suo fratello minore si suicidò, evento che lo scosse profondamente e influenzò le sue poesie.

Giovanni Pascoli morì a Bologna nel 1912, all’età di 57 anni. La sua poetica influenzò molti scrittori italiani del XX secolo e la sua opera è ancora oggi apprezzata e studiata in tutto il mondo.

In sintesi, Giovanni Pascoli è stato uno dei grandi maestri della letteratura italiana del Novecento, la sua opera è ancora oggi molto apprezzata e studiata. Nato a San Mauro di Romagna nel 1855, ha trascorso gran parte della sua vita a Bologna, dove è stato professore di letteratura italiana all’università. La sua poesia è stata fortemente influenzata dalla natura e dal paesaggio della sua Romagna natale, ma anche dal dolore per la scomparsa di persone care e l’amore per la sua terra. Tra le opere più famose si possono citare “Myricae”, “Pastori”, “Odi e Inni”, “Canti di Castelvecchio” e “Il Fanciullino”. La sua vita fu segnata da due avvenimenti tragici: l’omicidio della sua famiglia nel 1867 e il suicidio del fratello minore nel 1912. Giovanni Pascoli morì a Bologna nel 1912, all’età di 57 anni.

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