Stefano Pessina, l’uomo che ha fatto la fortuna di Walgreens Boots Alliance
La figura di Stefano Pessina è certamente conosciuta da chi ha un minimo di interesse per il mondo dell’imprenditoria e delle grandi multinazionali. Nato a Pescara nel 1941, Pessina si è laureato in Farmacia a Milano e ha lavorato per l’azienda di famiglia, la Farmacia Pessina, fino al 1977, anno in cui ha deciso di vendere l’azienda per dedicarsi completamente alla gestione della sua catena di farmacie.
Pessina ha iniziato ad espandersi a livello internazionale nel 1991, quando ha acquistato la catena di farmacie britannica “Boots”. Da quel momento in poi, la sua attenzione si è concentrata sempre di più sul settore farmaceutico e delle vendite al dettaglio, portandolo a fare diverse acquisizioni negli anni successivi.
Il vero punto di svolta per Pessina è stato però il 2014, quando Walgreens, la più grande catena di farmacie degli Stati Uniti, ha acquisito la maggioranza delle azioni di Alliance Boots, la holding di proprietà di Pessina che controllava la catena di farmacie Boots. La fusione ha creato Walgreens Boots Alliance, una delle più grandi catene di farmacie al mondo con oltre 18.000 punti vendita in 25 paesi.
Il successo di Pessina è stato dovuto alla sua abilità nell’identificare le opportunità di mercato e nella sua capacità di gestire le acquisizioni in modo efficiente. Nonostante ciò, Pessina è stato anche al centro di alcune polemiche riguardanti la sua gestione e la sua remunerazione. Nel 2019, ad esempio, è stato criticato per il suo sostegno alla Brexit, che avrebbe potuto danneggiare gli affari di Walgreens Boots Alliance.
In ogni caso, il successo di Stefano Pessina è innegabile e merita di essere analizzato. Grazie alla sua visione imprenditoriale, Pessina è riuscito a costruire una delle più grandi multinazionali del settore farmaceutico e delle vendite al dettaglio, dimostrando come l’innovazione, la capacità di gestione e la visione a lungo termine possano portare a grandi successi imprenditoriali.