Fori Imperiali: la storia che si cela tra le rovine di Roma

Alla fascia orizzontale di lunghezza incalcolabile che attraversa i Fori Imperiali di Roma, sorge un singolare senso di meraviglia. Immersi nella città moderna, questi resti antichi sono una finestra sulla storia romana che attira visitatori da tutto il mondo.

Ma cosa sono in realtà i Fori Imperiali? Questo sito archeologico è composto da un insieme di antiche piazze, strade e templi costruiti dagli imperatori romani durante un periodo di più di due secoli, che va dal 42 a.C. al 113 d.C.

Il primo a volere questo grande centro monumentale, fu Giulio Cesare, che innalzò il tempio di Venere e il Foro di Cesare, destinato ad ospitare grandi eventi pubblici come elezioni e giochi. Più tardi Augusto costruì il Foro Romano e Nerva inaugurò il suo foro su una terrazza scolpita nella collina di Quirinale.

A lungo abbandonati, i Fori Imperiali vennero ripresi dalla vita nel Risorgimento italiano. Nel 1924 Benito Mussolini chiamò il sito “Foro Mussolini”, e aggiunse le colonne di Castore e Polluce per celebrare l’avvento di Roma come capitale del Regno d’Italia.

La maggior parte dei templi e delle strutture del Foro Romano fu abbattuta per creare i grandi viali e le piazze della Roma moderna, ma i Fori Imperiali oggi rappresentano ancora un grande affascinante grumo di pietra nel cuore della città.

Con i suoi archi, le sue basi di colonne, le sue piastrelle di marmo e le sue fontane, questo sito è uno sguardo indimenticabile a un mondo ormai scomparso. Inoltre, i Fori Imperiali ospitano anche il famoso Colosseo romano.

I Fori Imperiali, quindi, resta un luogo straordinariamente importante dell’archeologia mondiale, che rappresenta un accordo unico di antica arte e modernità, e il tutto in un contesto che regala allo sguardo una vista superba sulla Città Eterna.

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